
IL PROGETTO
Nel cuore della Sicilia, ad Alia, si nasconde un luogo tanto enigmatico quanto affascinante, noto semplicemente come “Il Bosco”. Questo non è un semplice agglomerato di alberi e sentieri, ma un vero e proprio microcosmo di vita, arte e comunità, frutto della visione e della passione di Carmelo Cortese.
Negli anni Settanta Carmelo eredita un querceto. Decide di trasformarlo in uno spazio di libertà, costruendo una casa di pietra. Man mano che il tempo passa quel bosco si trasforma, sotto la guida di Carmelo, in un luogo di incontro per menti creative e spiriti liberi.
Negli anni Ottanta l’arrivo di Rosa, che ben presto sposa Carmelo, e la nascita delle loro tre figlie arricchiscono ulteriormente la vita del Bosco. La famiglia Cortese non è l’unica a chiamare casa quel luogo; amici, artisti, musicisti, scrittori e sognatori di ogni tipo trovano rifugio tra i suoi alberi, ispirati dalla tranquillità e dalla bellezza naturale che li circonda.
Il Bosco diventa famoso per la sua ospitalità. Carmelo e Rosa, con il loro calore e l’accoglienza, trasformano quello spazio in un crocevia di incontri, serate dedicate alle stelle, pasquette all’insegna dello stare insieme, pranzi, cene, serate di pittura e distillazione di liquori. Laboratori artistici, ritiri di scrittura, esibizioni teatrali e musicali, incontri di poesia vi hanno avuto luogo nel corso degli anni.
Descrivere Il Bosco è un compito arduo perché è più di un luogo: è un’esperienza, un sentimento. È la frescura sotto le querce durante un caldo pomeriggio estivo, il suono lontano di un disco dei Pink Floyd alle due di notte, la bellezza di una camelia, il riso di chi scopre qualcosa di nuovo su se stesso. È la magia che nasce spontanea quando le persone si incontrano e condividono idee e sogni.
Ma Il Bosco è anche un luogo di regole non scritte, il cui primo comandamento è il rispetto: rispetto per la natura che accoglie, per l’arte che ispira e per le storie personali di chiunque attraversi i suoi confini. Carmelo e Rosa hanno sempre sottolineato l’importanza di preservare l’essenza del Bosco, garantendo che resti un luogo per tutti e di tutti.
Oggi, Il Bosco è un luogo dove il tempo sembra muoversi a un ritmo diverso, dove ogni angolo racchiude una storia e ogni incontro può significare l’inizio di qualcosa di bellissimo. È un testimone silenzioso di decenni di cambiamenti, ma anche un simbolo vivente della continuità della creatività umana. Nel Bosco, l’arte e la vita continuano a intrecciarsi, insegnando a chiunque lo visiti che, in un mondo frenetico, c’è ancora spazio per fermarsi, respirare e creare.
IL MIO CONTRIBUTO
In questo spazio, accoglienza e cura sono le parole chiave fondamentali. Il progetto mira a trasformare Il Bosco in un luogo di residenza per ricercatori e artisti che necessitano di uno spazio per riflettere e creare. Un ambiente dedicato alla cura e al benessere di adulti e bambini, offrendo a tutti, inclusi coloro che non avrebbero altrimenti accesso, la possibilità di godere dei benefici dell’arte in tutte le sue forme. L’obiettivo è creare una comunità inclusiva e stimolante, dove l’arte e la cultura possano fiorire e arricchire la vita di ogni individuo.
Foto di Valeria Taccone