
BIO
Sofia è una dramaturga e Anna Ida è una curatrice di arti performative. Entrambe condividono l’idea di utilizzare la comunicazione e i media digitali come strumento per potenziare la creazione artistica. Di fronte alla difficoltà di portare avanti un progetto nato prima della pandemia colgono l’opportunità di poterlo trasformare grazie all’utilizzo di strumenti digitali. Nasce così una visione poetica di diffondere pratiche artistiche grazie all’utilizzo di strumenti digitali. Passivelle è il primo progetto che ha avuto la sua prima esperienza a Milano con l’inaugurazione della prima installazione a settembre 2022.
IL PROGETTO
Il progetto Passivelle è nato a Milano nel 2020 grazie al supporto di Mare Culturale Urbano. È un progetto che si è dovuto trasformare a causa della pandemia ma che ha rivelato la sua potenzialità digitale.
Passivelle è una scuola popolare che istruisce i cittadini e le cittadine su come reagire creativamente a tutte le forme di odio nello spazio pubblico.
Il progetto si divide in due fasi:
Fase 1 – LABORATORIO SU TELEGRAM – 3 mesi
CALL per reclutare Passivelle nel luogo prescelto (in questo caso si valuterebbero i luoghi dei partner del Bando)
LABORATORIO con frequenza settimanale su TELEGRAM
– laboratorio di scrittura urbana
- fight club metropolitano che combatte l’odio restando nell’ombra.
- contenitore di azioni, un protocollo passivo da adottare nello spazio pubblico per dimostrare quanto odiare è da sfigati.
La drammaturgia è composta da un percorso di azioni precise da intraprendere durante tutto lo svolgimento del laboratorio.
In tutto si tratta di 14 ore di addestramento in incognito. L’addestramento prevede l’ideazione e la realizzazione di azioni mirate nello spazio pubblico, per istruire i cittadini e le cittadine su come reagire creativamente all’odio in tutte le sue forme.
La conclusione del laboratorio sarà un’azione collettiva pensata in punti differenti della città: Passivelle vanno incontro al tramonto. Si tratta di una passeggiata conclusiva a tappe guidata da remoto dalle conduttrici del laboratorio tramite l’applicazione Discord che permette di restare collegati contemporaneamente e condividere materiali e azioni.
Nel corso del laboratorio saranno organizzati su zoom (o eventualmente in diretta sui canali social concordati con la residenza) talk serali e dirette con passivelle esperte, esempi virtuosi di gente che ci sa fare. Artist*, giornalist* e professionist* che tutti i giorni vivono e lavorano in modo disobbediente.
Esempio di ospiti che abbiamo avuto con noi nel precedente percorso: Simone Pacini (fattiditeatro), Quieora Residenza Teatrale, Essia Shali (Pinterest Italia), Scostumat*, Teatro Fornace, Progetto Wondertherapist: Giovanna Schittino – psicologa.
Fase 2 – Installazione Urbana – Mappatura – 7/10 giorni
Residenza dal vivo in uno dei luoghi indicati nel bando per raccogliere i materiali prodotti durante il laboratorio e creazione dell’installazione urbana. L’installazione prevede l’individuazione di un itinerario con mappa, suddiviso in tappe attivabili tramite QR code. Ogni tappa contiene un breve racconto del processo di addestramento compiuto (file audio e multimediali), più un’azione mirata da far agire live allo spettatore in cammino. Una sorta di game urbano che restituisce i materiali drammaturgici raccolti durante l’addestramento su telegram, mentre stimola la creazione di nuovi materiali e nuove azioni per le vie del quartiere. Il percorso viene inaugurato con un piccolo momento pubblico, in cui le Passivelle si incontrano dal vivo per la prima volta.







